MADE IN NIRVANA
Capitolo 27
Grazie Van Gogh
Il treno arrivò alla Gare de Lyon verso sera. Camminando verso l’uscita scrutava con gli occhi tra la folla. Finalmente riconobbe Sylvan con i suoi capelli biondi e ricci lunghi fino alle spalle e con lui c’era Eve che agitava il braccio in aria. Si abbracciarono forte, il ricordo dei giorni passati insieme a Kathmandu vivo come fosse stato ieri. Fuori dalla grande stazione li attendeva una Due Cavalli celeste un po’ scassata; il conducente era il padre dei ragazzi. Didier aveva sui quarant’anni ed era fisico nucleare...........
E finalmente lo vide. Portava i jeans blu e una giacca di pelle nera, in mano un casco da motociclista. Lui non l’aveva ancora vista. I capelli più lunghi di quando erano a Varanasi, camminava in quel modo tutto suo, come se avesse delle molle sotto i piedi. Si stava avvicinando in fretta verso l’ingresso principale della cattedrale, guardandosi a destra e a sinistra. Maria si alzò e lui la vide...............
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