MADE IN NIRVANA
Capitolo 13
Tu sei la torre del tesoro

Si alzò prestissimo. Faceva caldo anche di notte e non riusciva a dormire. Decise di approfittare delle prime ore del mattino quando era fresco e il giardino dell’Evergreen deserto. Franca dormiva profondamente col suo fedele foulard sugli occhi. Maria uscì e chiuse la porta senza fare rumore.
Si guardò intorno e subito notò la bellissima ragazza del giorno prima. Era seduta in un angolino tranquillo e semi-nascosto del giardino; dava le spalle al cortile e desiderava chiaramente stare da sola. Teneva le mani unite davanti al cuore, sembrava stesse meditando............

Luna annuiva in silenzio. Maria aspettò che dicesse qualcosa, ma visto che l'amica cominciava a sorseggiare il suo caffè, continuò esitante: “Da quando me l’hanno insegnato Sanya e Colin, due amici che ho conosciuto a Delhi, li conosci?” L'amica scosse il capo senza parlare, “le volte in cui ho recitato mi sono sempre sentita diversa, più buona devo dire. Ma la cosa interessante è quello che succede dopo...” Visto che Luna non faceva segno di interromperla, proseguì: “La prima volta ero a Delhi e, dopo aver fatto dieci minuti di daimoku, si dice così, no?” Luna assentì sorridendo con simpatia, “sono andata a Janpath da sola per dare un’occhiata ai negozi. Invece di farmi strada a fatica tra la gente, spingendo e scansando come avevo sempre fatto prima, mi pareva come se ‘gli altri’ fossero mio fratello o mia sorella. Sai quando vedi questa folla infinita che cammina e le teste si muovono come un’onda del mare? A volte mi sento sopraffatta da questa moltitudine, tutti appiccicati l’uno all’altro, ma quel giorno sentii una grande empatia con loro: .................

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